In proposito, ho una idea e una notizia: come Voi sapete si sta in questi giorni provvedendo al prelievo dei patrimoni ebraici. Si tratta, non per fare della rettorica, appunto di sangue succhiato al popolo italiano. E’ giusto che questo sangue ritorni al popolo. Mi pare non vi sia migliore via, per farlo tornare al popolo, che quella di provvedere ai bisogni dei sinistrati dai bombardamenti, di coloro che furono colpiti dalla guerra, la cui principale responsabilità risale agli ebrei. Quindi ho in animo, nell’immediato futuro, di costituire a latere della assistenza fascista, dei c+omitati composti prevalentemente di lavoratori, i quali non siano funzionari della assistenza, ma cittadini che aiutano quelli e che non siano tutti fascisti. Voi non sapete: qui si tratta di fare della intransigenza non formale, ma sostanziale. Ora Voi mi insegnate che dal punto di vista politico si avranno risultati molto maggiori se si vedrà, per esempio, un Commissario Federale che incarica tre operai di una officina, anche non fascisti, di provvedere ai bisogni di altri operai. Vi dicevo che questa assistenza può farsi in grande stile. Si può calcolare, dai calcoli fatti, che la prima somma che si può mettere a disposizione per quest’opera è di un miliardo di lire.”  Dal Discorso di apertura del Congresso di Verona di Alessandro   Pavolini