Contributo di Padre Lorenzo Salinetti – progetto “IMMENSA”

Il 3 novembre 2016 ha avuto inizio il progetto dell’Associazione Amici di Vita Nuova di una mensa gratuita per tutte le persone bisognose che vivono e girano intorno alla città di Sondrio.

Abbiamo cominciato a servire pasti 3 giorni la settimana, cercando di coinvolgere gli amici e i volontari dell’associazione: presto il numero degli ospiti è cresciuto passando da una media di 40 persone nel primo anno, ad una media di circa 110 in quest’ultimo anno.

Insieme all’aumento degli utenti c’è stato un parallelo aumento dell’interesse e dell’impegno di tante persone che anche in maniera casuale si sono avvicinate con il desiderio di aiutare in questo progetto.

Da subito abbiamo desiderato che il pasto regalato fosse anche occasione di incontro per tante persone fragili e sole che vengono in mensa si per mangiare, ma soprattutto per far conoscere la loro situazione e incontrare persone e sentirsi accolte.

Per riuscire a far fronte alla richiesta di pasti siamo stati costretti ad effettuare due turni di servizio per ogni giorno di apertura, visto che i locali di Via Privata Moroni, dove attualmente è aperta la mensa, possono ospitare soltanto 60 persone contemporaneamente.

A giugno di quest’anno avremmo dovuto trasferire la mensa nei nuovi locali situati alla Piastra, dove ci sarebbe più spazio sia per ospitare gli utenti , sia per permettere ai volontari di svolgere più agiatamente il loro servizio.

Quando il 23 febbraio, come misura preventiva per limitare il contagio del Covid-19, sono stati vietati tutti gli assembramenti, siamo stati costretti a chiudere anche la mensa, non potendo in nessun modo garantire le distanze di sicurezza imposte dal decreto.

Dal 6 aprile al 10 maggio, su richiesta del comune di Sondrio, in collaborazione con Croce Rossa Italiana e Protezione Civile, ci siamo resi disponibili per un servizio di preparazione di pasti da consegnare a domicilio a persone che non potendo uscire di casa non potevano provvedere da soli alla preparazione di pranzo e cena.

Sono stati distribuiti circa 10000 pasti e coinvolti circa 40 volontari.

Ora ci prepariamo al trasloco nei nuovi locali alla Piastra, con la speranza di poter ricominciare al più presto secondo le disposizione che ci verranno date, a svolgere il nostro servizio di mensa.

Non possiamo prevedere come sarà il futuro, ma possiamo immaginare che questa situazione di isolamento, distanziamento sociale, di precarietà dovuta alla instabilità lavorativa ed economica, abbia indebolito e ampliato ulteriormente quella fascia di persone già fragili che in questi anni abbiamo avvicinato.

 

Ci sono diversi modi e forme per aiutare chi è nel bisogno: vorremmo che la Mensa facesse da volano della buona volontà di alcuni, della generosità di altri, della bontà dei più, della carità di tanti e dell’amore di molti.

Ognuno dà secondo quello che può e secondo il proprio modo di sentire un problema; ognuno dà secondo il proprio carattere e questo genera diversità che producono ricchezza e anche fatiche.

In genere viene inteso come volontariato il servizio di chi regala parte o tutto il tempo libero mettendolo a disposizione di persone bisognose o per il bene comune.

C’è chi regala soldi o attrezzature, c’è chi regala il servizio di un’ora a settimana e chi viene tutti i giorni a lavorare gratis, e non solo pensionati.

C’è chi grida che tocca allo stato risolvere il problema, chi, per far questo,  vorrebbe cambiare le strutture sociali o istituirne di nuove; c’è chi semplicemente dà una mano e chi fa di un problema e una necessità l’occasione per fare del bene, perché è soprattutto fare del bene ciò che gli interessa.

Noi siamo convinti che il bene genera altro bene, e questo è quello di cui tutti, ricchi e poveri, hanno bisogno.

Per un cristiano, quale vorrei essere io, il bene e l’amore sono la sostanza di Dio.

E’ bello sognare che facendo il bene possiamo regalare l’amore…Dio.