In questo terribile inizio del 2020 per la prima volta ed i modo drammatico tutti gli operatori sanitari del territorio della nostra provincia sono rimasti Orfani.
Mentre gli ospedali e i Pronto soccorso venivano assediati e infettati da pazienti sempre piu’ gravi e numerosi, i Medicini di Medicina generale affrontavano percorsi fatali : la progressiva chiusura degli studi,i pazienti e medici soli al telefono, pochissime visite a domicilio, tutti si arrangiavano e l’ATS (Azienda Tutela della Salute)scompariva impotente ,sopraffatta senza idee, operatori e mezzi. Non solo mascherine .
Tutta la Medicina del territorio,ambulatoriale e domiciliare e tutte le strutture sociosanitarie residenziali e non ,improvvisavano totalmente senza guida soluzioni difensive e di barriera.
Dieci anni fa soltanto,tutto questo non sarebbe successo. La gloriosa Azienda Sanitaria Locale (ASL) con tutti i suoi limiti era sicuramente molto più attrezzata e organizzata per la gestione di una emergenza,certo meno drammatica del Covid. C’erano persone che decidevano,c’erano operatori, risposte alle richieste,organizzazione e personale sul territorio.Con un Fax, mail o telefonata il Medico di Base trovava sempre un interlocutore certo e definito che sapeva cosa fare. I distretti e le sedi distrettuali funzionavano,iprelievi e le cure domiciliari pure,i programmi vaccinali erano efficienti e certi e le cure palliative organizzate a domicilio.SOPRATUTTO GLI OPERATORI SI CONOSCEVANO ED AVEVANO I CELLULARI DI TUTTI.
Vero che i tempi di risposta e l’efficienza a volte non erano adeguati, ma rispetto al Caos e alla disperazione di tutti di questi tre mesi ,la differenza giustifica ampiamente la Petizione che vuole riformare la Riforma Maroni.
In questi anni tutte le Giunte Regionali,da Formigoni,Maroni e Fontana hanno progressivamente e sistematicamente svuotato l’ASL,diventata ATS,cioè un ufficio amministrativo con pochi operatori esperti del territorio e sul territorio. Tutto è stato esportato all’ASST (AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE) della Valtellina e Alto Lario con questo obiettivo: “ tutelare e promuovere la salute fisica e mentale della popolazione,attraverso l’erogazione dei LEA(Livelli essenziali di Assistenza),assicurando la continuità della presa in carico della persona nel proprio contesto di vita e affiancando le persone croniche,fragili e le loro famiglie,avviando un percorso culturale tra gli operatori in grado di segnare il passaggio dalla cura al prendersi cura. Pessima performance.
E’ necessario conoscere queste motivazioni della Riforma per capire quanto tutto questo sia andato incontro al fallimento. Nulla ha funzionato prima e durante l’emergenza. Gli operatori dell’ATS e dell’ASST non erano coordinati ,non si conoscevano,lanciavano risposte contradditorie. Figuriamoci i Medici di Famiglia e le Rsa che non trovavano né guida ne’ risposte. Totalmente assente la risposta alle infinite ,ossessive richieste di tamponi.Tutte le premesse c’erano anche prima del Covid.
Il Centrodestra ha voluto chiudere l’ASL e trasferire tutto agli Ospedali, esternalizzare tutti i servizi possibili,scaricando sul privato come le cooperative sociosanitarie molti servizi .Inoltre ha deliberatamente scaricato sul privato specialistico tutte le insufficienze di organizzazione e di personale del sistema diagnostico degli Ospedali. Pessima è stata la performance negli ultimi cinque anni delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e altissimi fino oltre il 30% i tassi di fuga dagli ospedali provinciali per interventi di tutte le chirurgie,anche quelle ordinarie. Fatale la delibera regionale di un anno fa che chiedeva ai direttori generali di ridurre drasticamente le scorte in ogni magazzino.
Per tutto questo è necessario che la politica regionale di opposizione ,superata l’emergenza, proceda a richiedere la fine della sperimentazione della legge 23/2015 di Maroni e si proceda alla stesura di un nuovo Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) che preveda con un sostanziale rifinanziamento del SSN e SSR , il superamento DELLA DIVISIONE DI RISORSE FRA ATS E ASST.
In sostanza va radicalmente rivisto l’assetto organizzativo-istituzionale del Servizio Sanitario Regionale ,con il recupero de Ruolo dei Medici di famiglia,dell’Infermiere di Comunita, delle Rsa, della prevenzione e della rete di monitoraggio epidemiologico . Meno Ospedale piu’ Territorio.
Sondrio 14 maggio 2020 MARCO TAM
PETIZIONE In Lombardia non si può sbagliare la gestione della fase 2.
https://www.change.org/p/giuseppe-conte-in-lombardia-non-si-pu%C3%B2-sbagliare-la-gestione-della-fase-2-7fd38c07-704e-46d3-bb79-00e556834ab8