M’è capitato di leggere su Sondrio today leggi  la testimonianza dell’infermiere che racconta la situazione all’ospedale di Sondrio nei primi giorni di marzo. Confermo quanto riferito sul Direttore Sanitario che espresse la propria contrarietà all’uso della mascherina da parte del personale medico. So di alcuni medici “ripresi” e  minacciati di essere deferiti al Consiglio di disciplina in quanto rei di indossare questo elementare strumento di  prevenzione e perciò colpevoli di generare paura tra i pazienti e gli utenti. Di fronte all’emergenza corona virus si è preferita la forma alla sostanza e le conseguenze le abbiamo viste tutti: operatori sanitari, ma anche ricoverati, che si sono infettati, hanno contratto la malattia e, in alcuni casi, sono morti.

Il virus era già presente in ospedale da prima del decreto dell’8 marzo ed ha potuto, a causa di questa infame gestione dell’emergenza, circolare liberamente. Il caso di un mio parente è illuminante: ricoverato in ospedale proprio in quei giorni, è stato successivamente dimesso, benché ancora bisognoso di cure, dopo che era stato dato l’ordine di liberare letti nei reparti di degenza. In seguito ad un aggravamento delle sue condizioni è stato ricoverato di nuovo, gli è stato diagnosticato il Covid ed è morto a Sondalo dopo pochi giorni.

Quello che si è verificato nell’ASST -VALTELLINA ALTO LARIO è simile a quello che è successo nel resto della Lombardia ed è lo specchio della gestione confusa e contraddittoria dell’emergenza da parte delle massime autorità regionali, in primo luogo il governatore Fontana e l’assessore Gallera. Ricordiamo, anche, che le Direzioni Strategiche delle ASST (Direttore generale, Direttore amministrativo, Direttore sanitario, Direttore sociosanitario) sono nominate con il meccanismo della spartizione delle cariche tra le forze politiche che controllano il potere in Regione.

Uno si chiede come mai la verità di quanto accaduto sia emersa con tanta difficoltà. E’ la stessa ragione per la quale io, che sono una dipendente del comparto amministrativo dell’ASST -VAL  presidio di Sondrio, preferisco che questa mia testimonianza rimanga anonima.  C’è la paura tra il personale del comparto e tra gli stessi  medici che criticare l’operato dei dirigenti possa avere delle conseguenze negative sulle condizioni di lavoro e sugli avanzamenti di carriera. S.S